L’Inghilterra si prepara a tornare alle urne dopo la decisione di sciogliere il Parlamento. Johnson e Corbyn hanno duellato in tv.
LONDRA – La decisione dell’Unione Europa di concedere all’Inghilterra una proroga al 31 gennaio per la Brexit, la Camera dei Comuni ha votato per le elezioni anticipate il 12 dicembre 2019. Con 438 voti a favore e solo 20 contrari, Westminster ha affermato la linea Johnson.
Inghilterra, duello Johnson-Corbyn
A Londra è andato in scena il primo duello tv tra il premier inglese Boris Johnson e il leader laburista Jeremy Corbyn. Il capo dei conservatori ha accusato il rivale di aver bloccato la Brexit dopo il referendum del 2016 imponendo le elezioni di dicembre. L’ex sindaco della capitale ha poi aggiunto che solo una maggioranza Tory consentirà di attuare immediatamente la Brexit (“get Brexit done“) e permetterà al Paese di andare avanti verso un 2020 di crescita. L’alternativa è un governo “Corbyn-Sturgeon” a guida Labour, che porterà “nuovi rinvii e divisioni“, con “un secondo referendum sulla Brexit e uno sulla secessione della Scozia“.
Corbyn ha contrattaccato, sottolineando che le elezioni del 12 dicembre sono un’occasione “per cambiare“: i governi Tory hanno “fallito su economia, sanità e Brexit, il Labour offre un cambiamento per i molti, non per i pochi“.
Il leader laburista ha ribadito l’impegno, se andrà al governo, per un nuovo voto referendario nel quale “il popolo avrà l’ultima parola” fra una Brexit soft negoziata dal Labour e l’opzione di restare (Remain) nell’Ue.
I sondaggi
Le previsioni, a meno di un mese dal voto, vedono il Partito Conservatore in vantaggio di oltre dieci punti sui laburisti (36% contro 24%). In risalita i Liberaldemocratici al 18%. Indietro il Brexit Party di Farage, dato all’11%.
